Riciclo parte 2
In queste settimane gli ospiti della casa di riposo si sono dedicati di nuovo a laboratori di riciclo, questa volta in vista delle festività natalizie.
Utilizzando materiale di riciclo le nonne hanno creato pon pon, pupazzi di neve e alberi di lana colorata, per vestire la struttura a festa.
Riutilizzando lana di maglie guastate hanno realizzato morbidi pon pon decorati di perline per abbellire l’albero di Natale.
Con vecchi calzini bianchi sono stati creati pupazzi di neve con tanto di sciarpa e cappello.
Tra centinaia di bottoni conservati in una vecchia scatola, le nonne hanno scelto i più colorati per agghindare alberelli di polistirolo e lana.
Sono proprio creativi i nostri nonni!
E mentre si fa un lavoro di precisione con ago, filo, spille e bottoni, i racconti delle nonne creano un’atmosfera intima, quasi casalinga: sembra veramente di stare davanti al camino a cucire e rammendare.
Luciana racconta che la nonna sarta con due vestiti rotti ne cuciva uno nuovo, che guastando maglie vecchie di lana si rifacevano coperte e calzini e la biancheria intima si faceva con “ il da cima e da piedi delle lenzuola”.
I cappotti, dopo averli utilizzati per 2-3 anni si sciupavano: la sarta metteva il cappotto al rovescio utilizzando la parte interna non consumata al di fuori.
C’era inoltre l’abitudine di costruire le bambole: la testa e il corpo erano fatte di stoffa di vecchi vestiti riempita di semola. I capelli venivano fatti con lana o filo nero e i capelli ricci venivano realizzati con la lana delle maglie guastate, al posto degli occhi bottoni di vari colori.
Si costruivano anche cavalli “per i monelletti maschi”: la testa di stoffa riempita di stracci, lana o semola, la criniera con la lana e al galoppo sul manico di scopa!
Attraverso i laboratori manuali-creativi si cerca di riproporre quelle attività che le nonne svolgevano in casa, durante l’inverno o dopo il lavoro nei campi. E quando si ritrovano per le mani “gli attrezzi di una vita” sono loro le esperte che insegnano alle nuove generazioni come sfruttare al meglio le risorse che si hanno.