A carnevale eravamo soliti mettere un vestito della mamma o il pantalone di un fratello, un po di carbone sul viso per colorarsi. Si prendeva il canestrello e si andava per le case del vicinato battendo le mani: c’era che ti dava un uovo, chi un soldo, chi una cresciola, chi niente. C’era pure chi ti ” sgaggiava” con il bastone perchè non voleva noia attorno a casa.
Ci si riuniva in gruppo e si andava in giro, ma si doveva tornare a casa prima del calar del sole.
L’uovo regalato lo si andava a rivendere il mercoledi al mercato e si guadagnava un soldino che si teneva per se….non si dava mica ai genitori, quello lo avevamo guadagnato!
Ad un certo punto una nostra amica ha messo a disposizione un trattore con un carretto attaccato dietro. Si saliva su tutti insieme e si girava il paese.
Da grandi si facevano le castagnole fritte per tutta la settimana del Carnevale: si andava alle feste in maschera a ballare. In quel tempo si aiutavano i contadini e loro ci facevano ballare nei magazzini.