“Attraverso le immagini si preserva la memoria e l’identità storica e culturale. La rappresentazione è allora il tempo-spazio grazie al quale si rende presente l’assente” (R.De Bernart)
Questa settimana è stato proposto ai nonni un laboratorio di collage.
Il collage è generalmente uno strumento utilizzato nelle sedute di psicoterapia sistemico-relazionale, tuttavia, può essere anche una attività da proporre per stimolare la comunicazione non verbale nei singoli individui. Attraverso l’immagine si può dare accesso a mondi interni non facilmente accessibili e spesso difesi dall’uso del canale verbale, per difficoltà linguistiche del soggetto o per timore di esporre le proprie emozioni.
L’immagine è un modo di rappresentare qualcosa che nell’individuo e nella sua famiglia si manifesta ancora a livello di vissuti.
Il linguaggio non verbale ha lo scopo di favorire la possibilità di dire ciò che in genere non si riesce a dire, a dar voce a quelle emozioni a volte indicibili. ( R.De Bernart)
E quindi muniti di riviste, forbici e colla i nonni sono riusciti ad esprimere i loro desideri per il nuovo anno ed hanno prodotto dei colorati collage ricchi di emotività ed aspettative.
Il collage, in questo contesto, non viene quindi utilizzato con scopi clinici, ma per far emergere vissuti e pensieri che gli ospiti non riescono ad esprimere attraverso un canale verbale.
Il lavoro prodotto può costituire uno stimolo per successivi approfondimenti di quei temi individuali che emergono e che spesso si ripetono anche nei racconti dei singoli ospiti.
“Anche se ogni immagine è sicuramente piena di significati e potrebbe essere analizzata, quando saltiamo ai significati senza considerare l’immagine e l’emozione che questa trasmette, perdiamo un piacere che non può essere recuperato da nessuna interpretazione, per quanto perfetta essa sia” ( James Hillmann)